venerdì 12 dicembre 2014

TUTTI SOCIALISTI, NESSUNO SOCIALISTA

Partiamo da un dato di fatto. Sei sei socialista non puoi stare con Berlusconi. O, per meglio dire, con il progetto di Berlusconi. Anche quello del 1994. Se sei socialista, sei di sinistra e di conseguenza non puoi stare in mezzo ai popolari, ai conservatori, ai liberisti puri. Se lo hai fatto, era solo per interesse personale.

Oppure, e per questo posso anche in parte giustificarti, perché ti stavano sulle palle i comunisti. Ma alla fine hai sbagliato in ogni caso.

E’ vero esiste la questione, la madre di tutte le questioni. Perché in Italia non esiste una sinistra puramente socialista? La colpa è da un lato dei socialisti. Forse nel 1988 bisognava capire e di conseguenza agire, che il comunismo stava per morire e che il Psi doveva fare da garante per tutti i miglioristi del Pci che sarebbero venuti con noi; gli altri (pochi, conoscendo il loro opportunismo) sarebbero rimasti in un partitino vetero-comunista. Qui però nasce il secondo problema che è poi la vera colpa. I comunisti non avrebbero mai accettato di essere secondi ai socialisti e soprattutto a Craxi. Al loro nemico, contro cui si sono scagliati pochi anni dopo addirittura tirandogli monetine. Perché loro erano moralisti e bigotti. I comunisti italiani, nonostante non sapessero nulla di socialismo, volevano diventare i padroni della socialdemocrazia in Italia, senza aver fatto la gavetta. Questo ha prodotto, guarda caso, una falsa rivoluzione che non ha smantellato tutto il sistema di potere (come sarebbe stato giusto) ma solo quello che dava fastidio. E chi dava più fastidio di un Partito che dal 1989, morto il comunismo, era diventato l’unica via della sinistra? In parte, a far fuori quella nomenklatura, ci è riuscito Renzi, con 22 anni di ritardo.

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