venerdì 12 dicembre 2014

NON E' FACILE LAVORARE

Le leggi che disciplinano il mondo del lavoro sono troppe. La maggior parte sono anche troppo vecchie e perciò inutilizzabili. 
Il mercato del lavoro dal 1997 è continuamente cambiato. Nonostante questo nessuno si è preoccupato di analizzare e proporre una moderna normativa che potesse superare vecchie ideologie e incontrare i problemi dei disoccupati del XXI secolo.

A furia di promesse e proclami, siamo arrivati a riformare le leggi sul lavoro con un testo che di innovativo ha molto poco, ma per il solo fatto che scalfirebbe lo strapotere dell’art. 18 è visto da molti, imprenditori soprattutto, come la risposta a tutti i mali dell’immobilismo italiano.
Bisogna però ricordare che dal 1997, anno in cui Treu introdusse la legge sul lavoro interinale, le norme che regolano il lavoro hanno avuto almeno due piccole rivoluzioni: nel 2003 con la così detta legge Biagi e nel 2011 con le modifiche che portano il nome di quella poveretta della Fornero.
La realtà è che nessuno di questi cambiamenti ha davvero aiutato i disoccupati. Lo prova il fatto che la disoccupazione è cresciuta vertiginosamente nel corso dell’ultimo decennio.
Molti daranno la colpa alla crisi economica e finanziaria che ha colpito il nostro Paese dal 2008.
Ma non è solo questo. Infatti ci sono settori e mercati che, anche in questi anni sono cresciuti a doppia cifra percentuale.
La realtà è che nessuna di queste leggi aveva previsto l’unica vera soluzione per aumentare l’occupazione nel nostro paese: la riqualificazione professionale.
Anche in questo casi tanti affermeranno che si sono spesi molti soldi. Ma come spesso accade in Italia, bisogna capire come.
Se la formazione viene fatta su corsi inutili, la riqualificazione del lavoratore disoccupato è inutile e inefficace. Nessuno si è mai preoccupato di analizzare i mercati in crescita e di indirizzare formazione e riqualificazione verso quei settori.
Non lo si è fatto per due motivi: non c’è nessuno (o meglio sono in pochi) in grado di farlo e si devono avvantaggiare i soliti noti che dalla conservazione dello stato delle cose traggono enormi vantaggi.
Aspettiamo prima di dire che il Jobs Act non funziona. Mi preoccupo perché al suo interno ancora tutta questa parte manca. Come nel 1997, nel 2003 e nel 2011.

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