domenica 21 novembre 2010

UDICIAMOCELO

Da tempo vado ripetendo ai simpatizzanti di sinistra dell'UDC che quel partito fonda le radici nella destra conservatrice e bigotta; magari il suo leader meno, ma la base non ha certo tendenze progressiste. Oggi è venuto fuori. Casini è disposto a sedersi ad un tavolo con le forze di destra a condizione che non ci sia il Berlusca e la Lega. Coraggioso, peccato che Pierferdi starai in piedi!

PRIMATE PROGRESSISTA

Oggi Benedetto XVI mi ha stupito per le dichiarazioni sul preservativo in caso di rapporti sessuali a rischio; credo che sia un grande passo in avanti della Chiesa su questi temi, poi naturalmente ammorbidito da latre dichiarazioni. E' importante soprattutto perchè detto da uno dei Papi piu' conservatori, meno moderni e piu' intransigenti nell'interpretazione del dogma cristiano.
Oggi mi ha anche fatto sorridere per la dichiarazione sul suo amore per i film di Don Camillo e Peppone e mi è venuto subito da pensare che le due dichiarazioni sanno un po' di cattocomunismo.
Questa volta non voglio credere al detto "a pensar male, ci si azzecca sempre" e di conseguenza voglio credere al nostro Papa piu' progressista.
Anche se la seconda considerazione rimane da cinefilo cattocomunista!

venerdì 12 novembre 2010

QUELLI CHE... TEMPO CHE FACEVA

Fabio Fazio è da sempre considerato da tutti un galantuomo televisivo, che accompagna a quel suo modo di fare educato e gentile, una certa intellettualità di sinistra, molto radical-chic. Pertanto piace a tanti, a quelli di sinistra naturlamente, per i suoi modi e le sue idee e a quelli di destra perchè vorrebbeo averne anche loro uno così. Anche a me piaceva, soprattutto quando conduceva la prima edizione di "Quelli che il calcio", programma allora alternativo e innovativo sulla solita e spenta RAI. Da lì però il nulla. La trasmissione "Che tempo che fa" è una continua sfilata di personaggi ultrapagati molto conosciuti che si siedono davanti all'abile Fabietto per raccontarci le loro sermoniche verità senza alcun contradditorio alla Bignardi oppure senza alcun'ironia alla Cabello. Insomma una kermesse ingessata e totalmente fasulla. Lui è stato bravo a cavalcare la sua fama e ad attirare su di sé e sulla RAI grossi contrattoni di pubblicità. Ma delle domande da giornalista vero nemmeno l'ombra. Per questo gli uomini immagine della VIP society fanno a botte per andare da lui: domande preparate e facili e risposte banali, ma tanta tanta pubblicità; nessun problema, nessuna difficoltà. Solo lustrini. Solo bel tempo.

COFFERATI SEGNA PER NOI!

Non sempre i giornali femminili parlano solo di cose di donne e non solo di cose futili. Senza voler togliere niente a nessuno, ce ne sono alcuni che si distinguono per contenuti e qualità dell'informazione. Uno di questi è sicuramente Vanity Fair, anche nella versione italiana. Sul numero di qualche settimana fa c'era infatti un'interessantissima intervista all'ex leader della CGIL Sergio Cofferati. Infatti Sergio, a differenza di tantissimi commentatori politici-economici dell'ultimo periodo, critica fortemente le considerazioni fatte da Marchionne, dubitando, tra i pochi, anche delle sue capacità manageriali. Infatti il coraggioso (in questo caso...) amante delle avventure di Tex critica il leader FIAT contestandogli il fatto che ha sempre usufruito dei contributi statali e della cassa integrazione e che, a differenza di altre case automobilistiche, non ha mai investito su nuovi modelli, ma solo fatto restiling di quelli vecchi, perdendo così fette cospicue di mercato. Tralasciando la prima ossevazione che sembra evidente anche a mia figlia appena nata, è altresì chiaro a tutti come comprare una FIAT non da nessun valore aggiunto nè come prestazioni nè tantomeno come accessori inclusi, facendoti pagare ormai anche i tergicristalli elettrici, quasi.
Bravo il Serginho emiliano, segna ancora per noi così!

martedì 2 novembre 2010

BRUCE, BRUCE, BRUCE

Purtroppo non ero tra i tanti fans fortunati che sul tappeto rosso di Roma hanno potuto gridare "Bruce, Bruce, Bruce" al passaggio del Boss. Giacca di pelle, jeans, stivali e occhiali scuri, Springsteen, nonostante la pioggia, non ha esitato a fermarsi per salutare gli amici italiani e per firmare autografi. Due grandi regali: il primo il film-documentario "The Promise: the making of The darkness on the edge of town" del suo amico-archivista Thom Zimny sulla preparazione del mitico disco "Darkness on the edge of town" del 1978 e il secondo, la frase sul palco "i fan italiani sono unici al mondo". The Promise, all'interno di un cofanetto meraviglioso, ricco di inediti audio, video e scritti, sarà in vendita da metà novembre. E una promessa fatta ai fan della Sala Sinopoli "la prossima volta verrò con la chitarra..." Grazie, Bruce, tu, per noi, sei davvero unico.

NELLA VECCHIA PISAPIA, IA, IA, OOO

Sulle primarie di Milano ho già scritto, credo, un paio di post. Pensavo fossero sufficienti e invece ho ancora una breve considerazione da fare. La sinistra milanese deve pensare più al futuro che al presente; questo se lo è già consumato tutto con l'immobilismo di questi 5 anni di opposizione a questa "letizia" giunta. Capogruppo, consiglieri, membri di commissioni, portaborse non sono riusciti a mettere insieme un minimo di strategia comune lasciando la lady di ferro meneghina fare quello che voleva o forse è meglio dire poteva. In vista delle elezioni hanno pensato bene di suonarsela e cantarsela in casa senza coinvolgere partiti, movimenti, associazioni che, seppur fuori dal consiglio avrebbero potuto dargli una mano; e hanno presentato Boeri, consulente da molti anni prima del PDS, poi dei DS e infine del PD. Un tecnico. Se perdesse, come è probabile, farebbe la fine dei precedenti sconfitti, tenendo in Consiglio Comunale un'atteggiamento di basso profilo. L'unico che potrebbe avere un ruolo e un peso anche come capogruppo di opposizione e potrebbe organizzare una politica seria è Pisapia. Dubito sulle sue capacità di rinnovamento, ma confido nel suo buonsenso. Al resto pensaci tu, lettore, il 14 di novembre prossimo. Come dice giustamente il milanese Vittorio Feltri "mi tocca votare il meno peggio".

PISANU'S LIST

Fossimo stati in altri momenti, o fosse stata una lista che colpiva solo uno schieramento, sui nomi e le considerazioni fatte dal Presidente dell'Antimafia Giuseppe, detto Beppe, Pisanu si sarebbe scatenato il putiferio. E invece no. Dall'estrema destra all'estrema sinistra c'era un po' di tutto perciò è meglio sorvolare e dedicarci agli immobili di Montecarlo, al Bunga Bunga e ad Anno(sotto)Zero. E della lista "liberi tutti". Ricordiamo quando votiamo.

IL MI(NI)STERO DI NICHI

Come ogni "buon pastore che deve guidare le anime perse" il nostro Nichi ha già sentenziato indicando quali personaggi andrebbero a far parte di un suo eventuale governo. Eccoli i suoi migliori: Gino "medico chic", Don Luigi "prete chic", Carlin "enogastronomo chic" e Lorella che non conosco abbastanza per esprimere un giudizio. Tuuta brava gente, intendiamoci, che con il proprio lavoro ha fatto del bene. Mi permetto però di fare una considerazione. Sono tutti personaggi che non appartengono al popolo a cui fa riferimento spesso Nichi, ma ad una borghesia radical-chic con la puzza sotto il naso; hanno si aiutato e sostenuto il Paese Italia, ma hanno usato la loro popolarità per entrare in ambiti che non gli erano propri, come quelli della politica. Sbaglia infatti Vendola a dire che non sono uomini di politica: lo sono e come e anche "belli scafati", caro mio; e sbagli ancora a dire che nel tuo governo non ci dovrebbero essere politici, altrimenti fai del populismo e del qualunquismo berlusconiano, in primis perché tu sei un politico puro e poi perché si è visto che danni hanno fatto le persone "imprestate" alla politica. Forse hanno ragione quelli che dicono che Vendola è il Berlusconi della sinistra? Ricordiamo quando votiamo.