giovedì 27 ottobre 2011

FLESSIBILITA', CONTINUITA', SEMPLICITA'

Il lavoro, insieme alla salute e alla casa, è un argomento su cui vivono da sempre molti preconcetti o falsi storici.
Come è cambiata, mutata, radicalmente trasformata la vita di ognuno di noi, così anche il lavoro e le sue modalità avrebbero dovuto essere modificate.
Invece, se ci pensiamo bene, nulla si è mosso da quel lontano Statuto dei lavoratori. Anzi a dire il vero qualcosa è stato riformato, vale a dire nel 1997 è stata introdotta la legge sul lavoro temporaneo, poi modificata nel 2004 da Biagi.
Se pensiamo bene, il precariato, che dovrebbe essere conseguenza di queste due leggi, è sotto il mirino delle parole della politica.
E’ proprio vero allora che la precarietà è il male del nostro mercato del lavoro? E’ proprio vero che l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (fatto quasi 40 anni fa quando non c’erano ancora i PC…) è irriformabile?
La precarietà lavorativa è uno stato inesistente, creato dalla parziale applicazione delle leggi in vigore. Infatti se venisse attuato per intero il protocollo Biagi si potrebbe parlare solo di flessibilità.
A questo termine, ipocritamente spesso usato con accezione negativa, deve essere associato il concetto di continuità, ovvero la possibilità del lavoratore (sia esso subordinato o meno) di usufruire, durante i periodo di disoccupazione, di una formazione che gli permetta di aggiornare la propria professionalità, magari adeguandola alle nuove esigenze dei mercati. A loro andrà anche erogato un rimborso mensile proporzionato alle ore settimanali svolte nell’ultima occupazione.

lunedì 24 ottobre 2011

NOI SIAMO I GIOVANI, I GIOVANI, I GIOVANI

Belmotivetto, orecchiabile. Oggi molto attuale. La politica è fatta di vecchi e allora avanti i giovani. A destra e a sinistra. Al centro e alle estremità.L'importante è che siano giovani e che vogliano comandare.
Via allora alle convention, agli incontri, alle riunioni perchè questi vecchi hanno rotto. e devono essere sostituiti.Bella idea e direi meno male che qualcuno gliele canta a sti vegliardoni che stanno a magnà tutto il giorno e nun c'hanno voglia de far niente.
Ma poi una folgorazione, un'illuminazione storico-culturale.
Ma Zapatero, Balir, Lula, Bachelet sono stati scelti perché giovani.No di certo.
Perché erano bravi, leader e convincenti e soprattutto avevano idee nuove.
Allora lasciamo stare i giovani e l’età: tutte cazzate.
Ciò che serve per cambiare questa classe politica mediocre sono nuove idee e se le avete tiratele fuori.
Altrimenti anche voi siete già vecchi.

domenica 23 ottobre 2011

CORRI PER SEMPRE

Adesso che non c'è più, tutti spenderanno milioni di parole per ricordarlo, amici o nemici che fossero. Adesso che non c'è più tutti gli erano amici, lo conoscevano bene anche se non lo avevano mai visto.
Io ho avuto la fortuna di incontrarlo un paio di volte per lavoro. Non lo conoscevo, ma mi ha sempre dato l'idea di un bravo ragazzo, scanzonato, che voleva divertirsi: un bagaiot, come direbbero le nonne brianzole.
Non ho mai amato le corse, nè quelle in macchina tantomeno quelle in moto; le ho sempre ritenute troppo pericolose in rapporto alla scarsa forza sportiva che esprimevano. Nel periodo però che ho dovuto confrontarmi con la Moto GP, seppur indirettamente per lavoro, invece devo dire che ho trovato più agonismo di quanto credessi e Simoncelli è stato uno di quelli che mi ha fatto pazialmente cambiare idea; la sua passione, la sua competitività, la voglia di migliorare, nonostante fosse un bagaiot, erano caratterisitche che non avevo mai associato alle moto nemmeno con il fenomeno di Rossi.
Lo voglio ricordare così, per questa sua capacità di farti interessare ad uno sport anche se non lo conosci tecnicamente a da cui ti senti particolarmente lontano. E' una grande dote che non va persa. Non piangiamolo, ricordiamolo, magari valorizzando questa sua capacità di coinvolgere. Solo così correrà per sempre.  

martedì 11 ottobre 2011

AMNISTIA SE E SOLO SE...

Nel 2006 il governo di centrosinistra guidato da Prodi decise di promuovere l’indulto per molti detenuti che in quel tempo stra-affollavano le carceri italiane. Il ministro della giustizia di allora era Clemente Mastella e la proposta veniva dal gruppo parlamentare della Rosa nel pugno composto da socialisti e radicali. A quel tempo, tra 1000 incertezze, io mi battei per l’applicazione dell’indulto perché trovavo le carceri italiane inadatte e troppo piccole per contenere tutte quelle persone, molte delle quali in attesa di un giudizio, che per la lentezza della giustizia italiana, non sarebbe mai arrivato. 
La colpa dei detenuti era, forse, di aver commesso un reato (ancora da provare), mentre la colpa dello Stato Italiano era quella di non riuscire a emettere una sentenza in tempi consoni e di decidere la pena per gli eventuali colpevoli.
Il fatto, la realtà è che a oltre 5 anni da quella data siamo ancora con lo stesso problema. Allora dove è stato l’errore? Semplicemente, in parallelo all’indulto, non si è riformato il sistema giudiziario e carcerario. In questo modo, c’è voluto poco piu’ di un lustro perché tutto tornasse come prima del 2006.
Sarebbe da stupidi commettere lo stesso errore. Allora niente riforme, niente amnistia. Ma cosa dovrebbe cambiare?
In primo bisognerebbe mettere mano alla riduzione dei processi penali, non affinché tutti finiscano in prescrizione, ma per dare una immediata e diretta sentenza a chi è accusato di aver commesso reato. Si prenda esempio da altri Paesi e dai loro sistemi, come quelli anglosassoni.

lunedì 10 ottobre 2011

FRANGETTE

Certo che ci vuole coraggio. Tanto. Dopo che ti sei dimesso un paio di volte, o forse piu', da ministro, l'ultima delle quali perchè sei stato cuccato ad aver preso una casa come mancia per un servizio ben fatto, come si fa a essere ancora considerati punto di riferimento di un'alternatia all'interno di un Partito? Questo è adesso Scajola.
A dire il vero non è difficile. Il PDL è infatti il partito dei furbastri, quelli che comprano casa ma in verità gli è stata regalata, oppure quelli che vivono in un appartamento senza pagare affitto e poi si stupiscono che glielo paga qualcuno che casualmente fa il tuo portaborse.
Per loro una furbizia andata male non è segno di vergogna: solo un piccolo infortunio da cui si può riprendersi. Attenzione non vale per tutti gli iscritti alla PDL, ma per molti si.
Ecco da dove arriva la nuova pubblicità per le iscrizioni al PDL: vuoi difendere la libertà, iscriviti al popolo delle libertà, vuoi difendere i tuoi interessi, iscriviti ....
Vabbè. Comunque Scajola è una macchietta e piu' che la fronda, forse può fare la frangetta!

giovedì 6 ottobre 2011

Sono convinto del fatto che l'unica cosa che mi ha consentito di proseguire sia stato l'amore che provavo per quello che facevo. Dovete trovare ciò che amate. E' questo è tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l'unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l'unico modo per fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l'avrete trovato. Non fermatevi. Questo era il messaggio di congedo. Rimanere affamato. Rimanere folle. Me lo sono sempre augurato. Siate affamati. Siate folli.

Steve Jobs 1955-2011

mercoledì 5 ottobre 2011

CRETING

Anche Moody's ci ha comunicato ufficialmente che siamo delle merdacce: tolta una A.
E vabbè, dopo S&P, anche i colleghi non potevano essere da meno. Adesso panico, preoccupazione in aumeto, bosrse che perdono ancora svariati milioncini di euro, gli speculatori guadagnano e i risparmiatori ci smenano.
Ma ci si può fidare di queste società di rating? Sappiamo veramente chi sono? Conosciamo i loro interessi? Conosciamo se hanno, direttamente o indirettamente, azioni o investimenti? E se li hanno, su quali aziende hanno speso il loro denaro?
Non capisco se ci prendono per il culo piu' queste mitiche società oppure Tremonti? Non avranno mica lo stesso paroliere?
Ci vuole calma e sangue freddo che presto passeremo dal rating, ovvero la nostra valutazione, al creting, ovvero la nostra presa per (o nel) culo. A buon rendere.
PS. Perchè non li declassiamo anche noi, almeno per i nomi che si sono scelti: pessimi!

lunedì 3 ottobre 2011

TIFOSO

Cara Siena, con Scariolo, Mancinelli e Gallinari, lo scudetto di quest'anno è già nelle nostre mani!

BERLUSHOW: GAME OVER!

E si, anche i ricchi piangono, perchè anche il loro potere può terminare. Povero Silvio ormai siamo alla fine, non c'è via di scampo.
Cosa c'è di peggio per un leader di non riuscire piu' a controllare i collaboratori? Un ministro insultato dagli imprenditori, uno accusato di mafia, molti inesistenti (ma la Brambilla zzo fa?), uno che piu' che ridicole proposte non fa, la nonpiugiovane che fa la giovane, insomma una cozzaglia di personaggi di mediocre livello politico e amministrativo.
E se il Berlusca del 94 li avrebbe richiamati, sostituiti o cacciati (prendendosi le deleghe), adesso se ne infischia, preso come non mai da ragazzine infermierine e da festicciole organizzate da scarsi PR.
Oggi Silvio non solo non c'è piu' politicamente, ma non c'è piu' anche mentalmente, non riuscendo a gestire le reali priorità della sua agenda.
Per questo deve lasciare, per questo deve andarsene. Non possiamo permetterci che il nostro Paese, in un momento così difficile, non abbia una vera guida. Tutti i giochi prima o poi finiscono.

domenica 2 ottobre 2011

FIFONI

Prima che Della Valle uscisse con il paginone, stavo scrivendo un post, senza troppa ispirazione, sul piu' grande difetto dei nostri politici.
Il loro problema non sono i vantaggi che hanno, non sono le stupidità che dicono, non sono le bigiate dal Parlamento. No, caro mio. Il loro piu' grande problema è che non hanno coraggio, sono grandi, grossi e a volte grassi fifoni. Sono impauriti dal capo, sia a destra che a sinistra, dalla rielezione, dalla cadrega e per questo tacciono, passano sopra, non discutono, non litigano. Non solo con l'opposizione ma anche al loro interno. Berlusconi non è l'unico padre padrone; aggiungeteci Bossi contro cui non si può dire nulla e chi lo fa è fuori, oppure Casini, oppure Tremonti, oppure Di Pietro, oppure Ferrero. Nel PD esiste invece un'altro tipo di codardia che è l'abitudine di non dire qualcosa realmente progressista, di essere accomodanti a prescindere, che lo scontro non ci deve essere e che se ripeti quello che dice D'Alema o la Bindi è meglio.
Se la sono presa "coraggiosamente" tutti contro Diego dalle belle scarpe. Facile lui ce l'aveva con tutti loro.
Se il paginone è servito a qualcosa, è stato sicuramente utile a ricompattare la nostra classe politica toccata nel vivo di una ferita ormai sanguinante da troppo tempo, cioè la loro inettitudine.
Solo quando tornerà il coraggio, forse, tornerà un po' di politica.
Su Della Valle c'è poco da dire; se era un modo per lanciare Montezemolo, siamo messi davvero male!