mercoledì 26 gennaio 2011

DON ALDO E SUOR ISABELLA

Non sapevo che l'editore de "L'Osservatore Romano" avesse comprato anche "Il Corriere della Sera". L'ho capito da due curiosi articoli apparsi giovedì 20 e venerdì 21 gennaio a firma di Don Aldo e Suor Isabella, entrambi, guardacaso in prima pagina. Don Aldo scrive "inquieta la rappresentazione della vita civile ... che lasceremo alle prossime generazioni"; e ancora " qual'è il modello che lasceremo ai nostri figli?". Suor Isabella, il giorno dopo, ritorna sull'argomento, scrivendo "ci sarebbe da essere ben preoccupati ... per la rappresentazione della vita civile che stiamo, cioè, offrendo ai nostri giovani figli" ; continua "il sesso può anche essere espressione di amore, ma è prima di tutto merce" e conclude (fortunatamente) con "spaventano l'assuefazione, il cessato scandalo, la leggerezza con la quale si accettano e si giustificano". Da queste parole ho capito che in via Solferino avevano cambiato editore e che probabilemnte erano stati Don Aldo e Suor Isabella a scrivere al Papa il discorso sull'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole, sgradito agli ambienti ecclesiastici.
Non un analisi seria dell'accaduto (in questo caso le festine del Berlusca), ma un sermone degno del peggior predicatore di provincia, pieno di frasi fatte e luoghi comuni per compiacere il lettore bigotto e falso-perbenista. Le stesse modalità usate dai nostri del Corriere durante tangentopoli, con un esaltazione senza se e senza ma, della magistratura, per poi accorgersi che c'era Di Pietro.
Al maggior quotidiano d'Italia si chiede di piu', a meno che, con i suoi giornalisti, non voglia essere "uno spaccato del nostro Paese che desta sconcerto" per usare una frase di Don Aldo.

lunedì 24 gennaio 2011

NO BERLUSCA, NO PD-PARTY!

Siete sicuri che l'abdicazione di Berlusconi, la sua deposizione, la sua dismissione siano per il PD una buona soluzione? Siamo certi che il dopo Silvio per i compagni di Pierluigi sarà migliore? Io non credo. Se pensate il contrario, secondo me siete troppo fiduciosi.
Quel poco di forza che il PD ha, la mantiene grazie all'esistenza del Berlusca. Tutte le marachelle che fa, sono il motivo di esistenza del PD. Senza una linea, senza un programma, senza un leader, i democratici nostrani si danno forza unendosi contro il Cavaliere, criticando i suoi modi di essere, le sue amicizie, le sue attività, senza però mai un accenno al scarsissimo rendimento della sua attività governativa. E se lui dovesse cadere, presuppomemdo che la politica del governo futuro di un qualsivoglia Giulio (speriamo non Andreotti) non cambi, i piddini perderebbero qualsiasi argomento di discussione, non avendo mai, e dico mai, avanzato una proposta alternativa credibile a quelle incredibili di questo esecutivo (forse una si, quella sul fisco, ma non l'ha capita nessuno).
E allora Bersanuccio, fai bene i tuoi calcoli, se ti convenga andare alle elezioni con il Berlusca capo o senza. In entrambi i casi non vincerai, ma almeno, nel primo, avrai qualcosa, o meglio qualcuno contro cui parlare.

sabato 15 gennaio 2011

GLOBALIZZAZIONE PADANA

Figata! Ha avuto una bella idea, il Morelli, quell'assessore, per far entrare qualche soldino nelle casse del comune di Milano; ha pensato di creare una linea di accessori e abbigliamento con il marchio il nome della citta meneghina e come simbolo il suo skyline; preparare un camion, parcheggiarlo vicino al Duomo e farlo diventare il negozio ufficiale della nuova linea. Tutto bello, anche se non troppo innovativo, visto che quest'idea ce l'hanno avuto molte altre città prima della nostra. Ma non importa meglio tardi che mai. Devo dire che tutto è affascinante, a parte i prezzi, secondo me troppo alti; ok la capitale della moda, ma una felpa 80 euro o un giubbino 130 mi sembrano un esagerazione. Peccato che il nostro amministratore padana sia incappato in un piccolo errore: tutta la mercanzia dove è stata prodotta? A Cinisello Balsamo? Noooo! A Varese? Noooo! A Roma? Noooo! A Napoli? Nooo! In Cina, si proprio in Cina, cazzo! La Moratti va in giro a parlare dell'operosità milanese, del made in Italy e quel fenomeno del suo assessore dove fa produrre i gadget della sua città? In Cina. Bella figura da cioccolatai, non c'è nulla da dire. Vada per le penne, perchè credo dsia difficile trovare qualcuno in Italia che le produce, vada per i magneti, ma le magliette, ma le felpe, ma i giubbini.... Gli stilisti milanesi vestono calciatori, musicisti, e non possono vestire la propria città? Quella che gli fa fare un sacco di soldi? Oppure non sono neppure stati coinvolti?
Morelli ha fatta una "bilottata" anche se chiedere le tue dimissioni (anche perchè ci saranno altri motivi per mandarti via...) mi sembra esagerato; cerca di recuperare, metti in mezzo qualche milanese modaiolo famoso, abbassa i prezzi e la prossima volta F.B.L.(fa balà l'oc)!

mercoledì 5 gennaio 2011

NON HA PERSO IL PELO E NEPPURE IL VIZIO

Quando ho visto il manifesto, ho provato a ricordare il suo nome (il suo cognome riempe il cartellone). Nonostante io sia un appassionato di politica, il nome di battesimo del purtroppo Ministro Rotondi non lo conoscevo. Eppure lui dice nella sua propaganda di essere un uomo che da fiducia; questo dovrebbe significare che fa cose utili, dice cose intelligenti e per questo è ricordato. Peccato che la mia sbadataggine non mi permetta di essere così attento alle tantissime iniziative del ministro avellinese (ahi ahi ahi brutti ricordi sui politici di Avellino…). Il ministro che sembra avere il doppio dell’età che ha (saranno le difficoltà nella PDL), però, da vero democristiano di altri tempi, non si ferma al solo aggettivo, ma nel testo del manifestone, dice che è tra i primi politici che vengono riconosciuti per la loro affidabilità. L’autostima è un gran pregio, l’autoesaltazione un po’ meno. Innanzittutto bisogna vedere qual è la percentuale del primo in classifica: se ha il 3% della fiducia degli italiani e il nostro Rotondi è magari terzo con l’1,5%, sarà pure sul podio, ma non direi che se ne può vantare. Soprattutto in un momento dove proprio la parola fiducia non s’abbina bene con la parola politico. Il Ministro è rimasto di pelo democristiano e non ha perso il vizio dei vecchi DC. Comunque, per dovere di cronaca, il suo nome sembra essere Gianfranco.

martedì 4 gennaio 2011

RAPID.EYE.MOVEMENT.

Oggi, 4 gennaio 2011, John Michael Stipes festeggia il suo 51mo compleanno.

Tanti auguri Mr. R.E.M. 

ORGASMO GUSTATIVO

L'altra sera, rincasando, mi è venuta voglia di un buon Martini Cocktail; di quelli preparati bene però, da un barman esperto, magari accompagnato da semplici, ma buone patatine, in una location (come dicono i vippaioli milanesi) rilassante. Essendo il 2 gennaio, come ben potete immaginare, erano pochi i locali aperti e quelli che c'erano probabilmente avevano dietro al bancone un giovane promettente, ma sicuramente non all'altezza di un grande Martini.
Allora, preso quasi da un piccolo sconforto, ripiego per la soluzione "fai da te" casalinga. Devo ammettere che l'avevo presa come l'ultima soluzione e invece devo ringraziare la quasi festività.
Rientrato a casa, trovo il consueto ambiente familiare e di conseguenza rilassante. Faccio suonare qualche ballata rock e, forse preso dalla tranquillità, mi viene un'idea brillante: associare al mio Martini dei croccanti crostini di pane di grano duro leggermente tostati spalmati con del delizioso fegato grasso d'oca avanzato dal cenone di Capodanno.
Ecco la svolta. Prendo dal mobile-bar Martini Dry e Gin Tanquery; cerco il boston, lo strainer e lo spoon bar; prendo ghiaccio, due olive, un bicchiere adatto che raffreddo e preparo il mio cocktail; non sarà stato come quello dei miei barman preferiti, ma ti assicuro che non era malaccio.
Adesso arriva il massimo; tosto i crostini e li preparo con il patè precedentemente tolto dal frigor per portarlo a temperatura ambiente.
Il primo fantastico aperitivo dell'anno, uno dei migliori di sempre. L'abbinamento del secco del gin con il saporito e graso del patè sono un connubbio meraviglioso.
Le mie papille gustative hanno, per pochi secondi, ma ripetutamente ogni volta che mischiavo Martini cocktail e patè, raggiunto l'orgasmo culinario così come i miei sensi.
Poche cose sono paragonabili alla straordianaria bontà del patè di fegato grasso d'oca come pochi aperitivi sono buoni come il Martini cocktail.
Il mio pentimento si è subito tasformato in grande soddisfazione per la trovata.
Un buon aperitivo, pochi stuzzichini di qualità, una buona compagnia e il cocktail è fatto: la serata inzia nel migliore dei modi! Provare per credere! 

sabato 1 gennaio 2011

2011

"Lavoro è vita, lo sai, e senza quello esiste solo paura e insicurezza"
(John Winston Ono Lennon, 1940-1980)
 
Auguri per un 2011 ricco di lavoro per tutti.