martedì 16 agosto 2011

LETTERA AL SINDACO DI TAORMINA

Taormina, 15/08/2011
Caro sindaco,

non so lei cosa facesse tra le 19 e le 20 di ferragosto; spero qualcosa che ne valesse davvero la pena; io invece cercavo un parcheggio per poter fare una passeggiata nella nostra Taormina. Peccato che il Lumbi era completo, che il Porta Catania, secondo un suo volenteroso ma poco informato vigile, chiuso (per poi scoprire che era aperto ma completo), per non parlare dello scempio di macchine parcheggiate e bordo strada, come capita, verso Castelmola o vicino al Lumbi. I pullman erano strapieni e in ritardo, le fermate affollatissime. Non certo un immagine degna della nostra città'. Dico nostra perché, seppur milanese, mi sento molto taorminese, essendomi sposato nella bella chiesa del Varo' e trascorrendo qui le mie uniche vacanze annuali.
Visto che lei ha la delega alla polizia municipale e alla viabilità, sarebbe stato utile che quell'ora di ferragosto l'avesse passata tra le nostre strade per capire cosa stava succedendo e quanto turismo Taormina stava perdendo (oltre che la faccia); il giro le conveniva farlo in motorino e non con l'auto (spero non blu) perché altrimenti anche lei sarebbe rimasto incastrato nella sua pianificazione stradale.
Questa disorganizzazione non vale l'euro della tassa di soggiorno anche perché negli ultimi anni Taormina non e' migliorata.
Sono aumentate invece le stelle degli hotel di lusso e di conseguenza, immagino, anche gli introiti per il Comune, spesi non certo per migliorare i servizi turistici.
Taormina oggi e' apparenza e non sostanza. Vivrà solo se sara' sostanza.
Per esserlo non può permettersi le figuracce di ferragosto e lei e' l'unico che può aiutarla.
Mi raccomando.

Il "taorminese" Signor R.G.V.

giovedì 4 agosto 2011

ONOREVOLI FERIE

"Ue ragazzi c'è la crisi e in crisi si deve lavorare; non scherziamo" Quello che dicono i nostri parlamentari in questi giorni sembra una classica battuta da cumenda milanese dei film di Vanzina. Per questo fa ridere. Non fa sorridere purtroppo il contenuto vuoto e inutile di questa affermazione demagogica. Lasciateli al mare dice l'altro ieri Paolo Guzzanti sul Giornale e ha ragione. Altro che tavoli agostani inutili e forse controproducenti. Che cosa faranno ad agosto i nostri parlamentari a Roma? Aumenteranno solo le spese di viaggio, per raggiungere più spesso possibile amici e familiari, cazzeggeranno tra i ristoranti della capitale a spese nostre; se lo si fa per far girare l'economia, mi sembra che serva a poco.
Sarebbe più utile che si fermino i leader? Non saprei. So solo che questa situazione la conosciamo da mesi e da mesi nessuno fa niente. Pensarci prima era impossibile; no, solo non lo si è voluto fare.
Allora cari parlamentari andate pure in vacanza, rilassatevi e riposatevi, a scurir le chiappe chiare. A spese vostre mi raccomando.
Ai capigruppo e Presidenti chiedo solo di pianificare da fine agosto un'attività parlamentare serrata per combattere la crisi. Allora si ci sarà da lavorare. E le chiappe torneranno chiare.

mercoledì 3 agosto 2011

BUSSANDO ALLA PORTA DEL PARADISO

Giovane, geniale, anticonformista, sexy; tutte le caratteristiche giuste per un grande personaggio. Ricca per i milioni di dischi venduti in tutto il modo. Eppure debole, fragile, sola seppur con tantissimi fans. E poi la solita storia, la droga, l’alcool, i farmaci e la morte.
Quella di Amy sembra la vita di molti miti della canzone che decidono di mettere fine alla propria vita prima che noi comuni mortali ci possiamo stancare di ascoltarli. E lo fanno senza chiedere il permesso a nessuno, senza farlo capire a quelli che li seguono, che li ammirano, che li cantano.
Era irrispettosa solo di se stessa; era talmente anarchica da cantare solo se ne aveva voglia, a dispetto di ogni impegno preso come a Belgrado.
Ma quella di Amy non è la storia di tanti, è sola la sua.
Ci mancherà il suo anticonformismo e la sua voce.
Amy Jade Winehouse (14 September 1983 – 23 July 2011)