venerdì 14 novembre 2014

PIU' DISOCCUPATI SENZA TUTELE

Non capisco. Lo ammetto. Questa storia dell’art. 18 che ha fatto tornare la pace nel PD. Quella norma non serve più a un cazzo perché i licenziamenti disciplinari con richiesta di reintrego in un anno sono pochissimi. Mentre i disoccupati sono tantissimi.

Quella norma, seppur corretta, non crea occupazione. Ben inteso, neppure disoccupazione. Non serve al nostro obiettivo: aumentare gli occupati. Ecco perché non capisco. Invece di battagliare sulla copertura economica delle forme di tutela ai disoccupati, la minoranza del PD si incaglia su una stupidaggine. E Renzi è contento.
Il JobActs aiuterà i disoccupati a trovare lavoro. Questo è certo.
Ma non è certo se tutelerà gli occupati che il lavoro lo perdono perché non sappiamo se ci sono i fondi necessari per finanziare la riqualificazione e il salario minimo o sussidio di disoccupazione.
Che è lo stesso errore fatto dalla legge Treu del 1996, ben più rivoluzionaria o la Biagi del 2003: aumentavano la flessibilità ma non miglioravano il sistema di tutele e riqualificazione del nostro Paese.
Due sono i motivi: lo Stato non ha i soldi e non ha, purtroppo, le competenza per fare la formazione ai disoccupati. I privati? Spesso neppure loro sanno come si fa. Perché non bastano qualche lezioncina sul curriculum; serve pianificazione, lungimiranza, conoscenza dei settori che producono, aziende non in crisi; l’unico che può (dico può) avere questi dati è lo Stato. Perciò rivoluzioniamo il mondo del lavoro partendo da qui. Altrimenti la disoccupazione crescerà e questa stessa discussione la faremo fra 10 anni. Senza aver risolto nulla.

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