Ormai è considerato un
avversario più dai suoi alleati che dai suoi “nemici” politici. Come fu anche
Craxi, odiato più a sinistra che a destra. Chi?
Matteo Renzi. Perche? Perché
sta scardinando o rottamando il vecchio modo di far politica della sinistra. Quello
un po’ intellettualoide, troppo lento, troppo compromissorio e poco dirigista.
Un metodo che, a parte alcune zone d’Italia, ha sempre fatto perdere prima il
Pci e poi il PD. Guarda caso, quelli che lo contestano più ferocemente sono
coloro i quali provengono da una tradizione politica più vicina all’epoca
berlingueriana-comunista. Niente di strano. Il loro grande errore, che li rende
antipatici ai più, è di non voler neppure lasciare il tempo al loro nuovo leader di
provarci; non glielo vogliono dare perché li ha esclusi dalle decisioni di
vertice, relegandoli a subalterni. Con coraggio e determinazione. Quello che
loro non hanno avuto mai.
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