lunedì 17 novembre 2014

NEMICI AMICI

Ormai è considerato un avversario più dai suoi alleati che dai suoi “nemici” politici. Come fu anche Craxi, odiato più a sinistra che a destra. Chi?
Matteo Renzi. Perche? Perché sta scardinando o rottamando il vecchio modo di far politica della sinistra. Quello un po’ intellettualoide, troppo lento, troppo compromissorio e poco dirigista. Un metodo che, a parte alcune zone d’Italia, ha sempre fatto perdere prima il Pci e poi il PD. Guarda caso, quelli che lo contestano più ferocemente sono coloro i quali provengono da una tradizione politica più vicina all’epoca berlingueriana-comunista. Niente di strano. Il loro grande errore, che li rende antipatici ai più, è di non voler neppure lasciare il tempo al loro nuovo leader di provarci; non glielo vogliono dare perché li ha esclusi dalle decisioni di vertice, relegandoli a subalterni. Con coraggio e determinazione. Quello che loro non hanno avuto mai.

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