martedì 5 luglio 2011

LEADERINO ANGELINO

Alfano è stato incoronato segretario del PDL, il primo; ha detto, nel suo discorso di insediamento, che nel Partito ci dovrà essere democrazia, condivisione; per la verità, parte già in svantaggio, visto che nella sua elezione non c'era niente di democratico: non è stato scelto dalla base, non è stato votato e soprattutto non aveva avversari. Vabbè migliorerà.
Sono rimasto molto deluso anche dal suo discorso: tanto democristiano, tanto vaticanista, tanto generalista. Troppo. Ad un giovane leader non ancora quarantenne si deve chiedere coraggio, determinazio ne e non paraculismo. Blair e Cameron devono essere gli esempi, non Mastella e Casini. Diamogli tempo.
Certo la cosa positiva è l'età, segno indiscutibile di rinnovamento, ma come ha detto anche lui, i giovani non sempre sono bravi!
Infine, non mi è piaciuta l'uscita di Bersani che ha chiamato Alfano leader servo di Berlusconi; sarebbe stato più elegante augurargli buon lavoro e rinnovamento nel fare la politica. Ma forse non si può augurare ciò che non si riesce a fare.
Poveri noi.

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