giovedì 9 dicembre 2010

BARACKIAMOCI

Nel senso di "diventiamo tutti un po' Barack Obama". E' stato ingeneroso Massimo Gaggi ieri sul Corriere nei confronti di Obama; infatti l'intesa trovata da Barack non è da considerarsi una resa, ma un modo riformista e oserei dire socialdemocratico, di ottenere risultati senza penalizzare i più bisognosi. Ecco i principali punti dell'accordo con i repubblicani:
- se l'aliquota sul capital gain rimane inalterata, scende l'imposta dei dipendenti sui salari;
- estesi crediti d'imposta sulle tasse universitarie;
- estensione a più famiglie del bonus di 1000 dollari per figlio;
- prolungamento di 13 mesi del sussidio di disoccupazione;
- alle aziende più crediti per ricerca e sviluppo e deduzioni fino al 100% per nuovi impianti.
Obama ha chiosato: lo scontro duro con i repubblicani avrebbe lasciato 2 milioni di famiglie con disoccupati senza sussidio e il ceto medio con 1500 dollari di tasse in più.
Grande primo presidente di colore: ecco cosa significa governare, raggiungere risultati, lasciando qualcosa ai ricchi, ma senza togliere ai meno abbienti.
Imparino i democratici nostrani.

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