martedì 7 dicembre 2010

PROTESTE LA QUALUNQUE

Come il frasario di Cettola La Qualunque, mitico personaggio di Albanese, anche le proteste in piazza, sui tetti e sui monumenti (dico MO-NU-MEN-TI) di questi giorni sono prive di ogni significato. Attenzione, non perchè sbagliate nei contenuti, ma perchè sbagliate nei modi e ogni protesta giusta nei contenuti ma sbagliata nei modi si rivela inefficace.
Infatti le persone che sono scese in piazza in questi giorni sono dalla parte del torto, almeno quelle che hanno usato la violenza: al senato, oggi davanti alla scala, nei giorni scorsi lungo le vie delle principali citta italiane, e soprattutto quelli che si sono permessi di occupare (o forse è più di moda scriverlo con la k, e una sola, mi raccomando...) alcuni dei monumenti più importanti del nostro Paese; se volevano visitare luoghi chiuso al pubblico potevano firmare una petizione o formare un gruppo di vacanzieri...
Perchè quando la protesta degenera in violenza è sempre sbagliata, passa sempre dalla parte del torto.
Ricordate quando si diceva che per far naufragare gli scioperi, per indebolirli, venivano mandati infiltrati violenti proprio da quelli contro cui si protestava? Se si usa la forza si passa dalla parte del torto e la protesta naufraga.
Non doveva succedere, cari cittadini, è stata una brutta pagina della politica italiana. Più di una riforma fatta male. Che andava, in alcune sue parti, criticata, ma non così.
Ricordate Gandhi e la dottrina della non-violenza.
La prossima volta troviamoci in 100 mila in piazza Duomo a Milano, davanti al Senato o alla Camera, sediamoci tutti in silenzio per 2 giorni di fila e vedrete che la protesta avrà più effetto.
Così ci sarò anch'io. Avete il coraggio e la forza di farlo?

Nessun commento:

Posta un commento