mercoledì 6 aprile 2016

PERFORARE O TRIVELLARE?

Se siete persone attente avrete notato che da qualche giorno sono apparsi i consueti – e antiquati – tabelloni elettorali nei nostri Comuni. Non preoccupatevi non si va ancora a votare per rinnovare – per così dire – il Parlamento. Si vota per un referendum indetto da alcune regioni italiane. Per quale motivo? Comincio a pensare che non lo sappiano neppure loro.
Comunque vi chiederanno se siete o meno favorevoli ad abrogare l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”? ovvero di vietare l’estrazione di petrolio entro le 12 miglia marine.
La prima cosa che a me viene da rispondere è: ma che 'azzo ne so? Cosa posso sapere se è giusto o meno trivellare entro o dopo le 12 miglia? Certo che non è bello trovarsi un trivellatore affianco mentre fai il bagno. Ma questo, a differenza di quanto dicono molti, è vietato. Qui si parla di altro. Ad alcune società il Governo ha permesso di tentare di estrarre combustibili in aree ben definite e adesso – dopo che hanno investito un sacco di denaro e assunto una bustina – sacco era troppo – di persone – gli diciamo che scherziamo. Perché? Abbiamo paura che sporchino le nostre acque e facciano scappare i turisti. Giusta preoccupazione – perbacco – ma basterebbe controllarli bene, attraverso un ente terzo e indipendente e multarli nel caso inquinassero, anche minimamente. Togliere loro la concessione mi sembra irragionevole. Oltre che una figura di shit.

Ok sarebbe bello avere tutta la nostra energia proveniente da fonti rinnovabili. Bello, ma per ora impossibile. Visto che solo il 20% la prendiamo da li. E l’80%: pippe. Cioè andiamo in giro a piedi, facciamo andare lavastoviglie e lavatrici a manovella o con i criceti - ma poi gli animalisti si incazzano. Dunque? Lavoriamo per avere il 100% di energie rinnovabili, magari facendo gestire queste attività a imprenditori appassionati e non a sciacalli ipocriti e incapaci, magari finit ambientalisti. Poi ne riparliamo. Per il momento “nun se po’ fa’” come dice un mio amico di Frascati. Dunque o votiamo NO o quel giorno facciamoci un giro lontano. Dai seggi.

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