venerdì 13 novembre 2015

W LA RESPONSABILITÀ. DEGLI ALTRI.

Il senso di responsabilità dovrebbe essere una delle caratteristiche principali della classe politica. Il condizionale è d’obbligo perché in realtà è esattamente il contrario. A differenza di quanto dicono i più, questo evidente limite dei nostri dirigenti pubblici è il male principale che ha portato il nostro Paese a questo stato di immobilismo. E’ un dato evidente: pensate come tutte le posizioni che prevedono un’attività impopolare o difficile da portare a termine vengano affidate ai così detti tecnici perlopiù magistrati con un certo interesse per il potere politico. Ma anche manager, imprenditori, funzionari pubblici o privati. Pensate alla “spending rewiew” o al taglio di molti privilegi. Sono ovvietà per un cittadino qualsiasi dotato di buon senso e ragionevolezza. Diventano cose complicatissime per un politico perché potrebbero avere ripercussioni elettorali imprevedibili. Allora cosa c’è di meglio che affidarle a un “esterno”, a un tecnico. Peccato che questo tipo di responsabilità dovrebbe essere in capo a chi queste anomalie economiche le ha create ovvero il politico stesso. Ma se fallisce il tecnico è un inetto, un incapace, che nel silenzio più totale torna al suo lavoro. Se a fallire fosse il politico sarebbe, forse, la sua fine. Ma un popolo dove ognuno non si prende le proprie responsabilità è un popolo finito.

Nessun commento:

Posta un commento