domenica 20 ottobre 2013

LE IDIOZIE DEGLI IDIOTI

Noi italiani siamo un popolo strano. Lo si capisce semplicemente scorrendo i titoli dei giornali in questi giorni.
Con tutti i problemi che abbiamo, dalla disoccupazione, alla crisi, alla recessione dei consumi interni, all'immigrazione incontrollata, riusciamo a discutere di immense cazzate
Si parla tanto di Pribke. Ormai per la storia è un assassino. Personaggio servile al potere, senza dignità umana. Lo sappiamo. E che si fa, titoloni sui giornali, riportando le dichiarazioni idiote di suo figlio o del suo avvocato. Seppellitelo e lasciamo la sua vita la pessimo giudizio che la storia ha già dato.
Ma non finisce qui lo show. Ormai del Berlusca sappiamo tutto. Forse fin troppo. Adesso basta. Anche qui la storia giudicherà. Grande imprenditore o mediocre politico? Grande leader o pessimo capopopolo? Tutto questo. La sua storia politica è finita. La storia politica dei conservatori è in mano alle nuove generazioni. Abbiamo loro la forza di ricominciare da capo. Ma piantiamola di commentare. Il passato non frega più a nessuno.

Quelli che dovrebbero motivarci ci deprimono. Squinzi dice che siamo nella merda e lo saremo ancora per molto. Visco una volta scrive che ci riprendiamo e subito dopo interviene nel dibattito dicendo che continueremo a essere messi male per un bel po'. Bene l'analisi, seppur con un po' di sana sfiga, ma di operazioni concrete da fare non se ne vedono. Chiediamoci qual'è l'utilità dei loro incarichi e di queste sparate. Cose ovvie.
Ieri divertente siparietto degli antagonisti (a che cosa, poi?). Spaccano tutto, insultano le istituzioni, distruggono luoghi privati e i giornali dicono che è andata bene perché poteva andare peggio. Anche qui pazzia. Si può manifestare, ma civilmente e democraticamente, altrimenti se rompi, paghi. Se bivacchi dove non è consentito e senza autorizzazione paghi. Questa non è protesta, è solo idiozia.
Poi ci sono i bigoli (idioti in milanese) che vanno sotto casa della Daniela a insultarla. Che la Santanchè non sia un fenomeno di cultura mi sembra l'abbiano capito tutti e anche qui la storia la metterà tra i leccappiedi e sicuramente tra coloro che distruggeranno la destra italiana. Ma la stupida manifestazione non fa altro che farla passare da vittima che non è. Allora, cari difensori di non so che cosa, impiegate il vostro tempo a farvi una birra in meno e a criticare le idee della Santanchè con metodi più consoni.
Comico Veltronello che dà suggerimenti su come vincere alla sinistra, lui che non ha vinto nemmeno a briscola con i suoi nipoti; divertente Briatore che dice che voterà Renzi se il Berlusca non c'è, come se i due fossero uguali e stessero dalla stessa parte. Mieloso la discussione sulla Pascale che avendo più di 18 anni sarà in grado di decidere chi amare o con chi stare insieme e se è una lesbica repressa, a noi non importa nulla. 
Infine l'ultima ipocrisia calcistica. Si criticano i cori dei milanisti contro i napoletani. Gli sfottò, cari amici, ci sono sempre stati. Gli insulti un po' meno. Ma non facciamo i buonisti sul coro "chi non salta è napoletano" perché è ridicolo. I tifosi del basket milanese cantano "chi non salta è canturino" per la storica rivalità cestistica che c'è fra le 2 squadre lombarde. Ma è solo sfottò. E soprattutto Cantù è più a nord di Milano.
Pertanto basta stupidate, basta analizzare idiozie. Parliamo di cose serie e impegniamoci affinché questo bellissimo Paese torni ad essere leader in Europa.
Partendo dall'ultimo patto di stabilità, capendo se può essere utile o meno a riprenderci. Conoscendo chi lo ha scritto ho i miei dubbi.


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