venerdì 23 dicembre 2011

PRIVATE SOLO AI PRIVATI

Per motivi familiari, in questi giorni sto visitando alcune scuole elementari del mio quartiere di Milano. Scuole pubbliche naturalmente. Si incontrano spesso maestre volenterose, attive, gentili. Si sentono raccontare attività didattiche ben organizzate e riuscite. Vengono presentate per ogni scuola elementi di originalità ed eccellenza. Bello, come dovrebbe essere affinché un genitore possa scegliere con consapevolezza dove mandare il proprio figlio a scuola. Si percepisce che c’è una frequentazione eterogenea per razza, estrazione sociale, credo religioso e lingua. Bellissimo. Ecco il positivo, ma purtroppo c’è anche il negativo. Insegnanti precari, senza continuità lavorativa, spesso sostituite da colleghe, creando così difficoltà e problemi all’apprendimento del bambino. Stabili fatiscenti, da ristrutturare, a cui viene dato un’idea di decenza dal personale parascolastico che lavora presso queste strutture. Molte sembrano quasi scuole abbandonate.
Ogni mattina passo anche davanti ad una scuola inglese per bambini ricchi. Belle macchine, mamme sempre abbronzate, nessun differenza sociale, etnica e spesso culturale tra loro. Ma in questo caso anche la struttura è bella, ricca e ordinata.
Risultato: i poveracci vanno nella scuola diroccata e i ricconi nella scuola recentemente ristrutturata. Con che soldi? Solo con quelli dei genitori ricchi che mandano i propri figli a questa scuola? Sbagliato perché probabilmente a questo complesso scolastico lo Stato regala qualche decina di migliaia di euro di cui potrebbero farne a meno e che potrebbero essere utilizzati per far diventare di ruolo alcune maestre della scuola pubblica o sistemare la struttura di qualche scuola pubblica fatiscente.
Capite perché sono contrario al finanziamento delle scuole private da parte dello Stato se poi ci sono le Pubbliche che fanno schifo? Spero di si.

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