lunedì 14 febbraio 2011

MILIONI DI MILIONI, (NON) VUOL DIRE QUALITA'

Non so perchè, ma le raccolte di firme contro le persone mi fanno sempre un po' sorridere, perchè nella maggior parte dei casi non fanno che rafforzare la persona contro cui si raccolgono. Così vale per il Berlusca. Invece sono importanti le raccolte di firme contro o per un idea, contro o per una mozione, contro o per una proposta. Così il PD doveva fare e insieme a lui tutti i partiti riformisti di sinistra. Bisognava raccogliere le firme contro questo governo di destra che ha ingessato, nel vero senso della parola (vedasi articolo del Corriere di oggi) il Parlamento. Altro che volonta del popolo da rispettare, come dice il Silviuccio nostro: lui è il primo a tradire il mandato degli elettori nel momento in cui blocca i lavori parlamentari. Bisogna raccogliere le firme contro questo tipo di federalismo, come la politica estera del consociativismo internazionale, contro una politica ambientale inesistente, contro direttive sul lavoro inutili e controproducenti. Così avrei firmato anch'io. Ma di Berlusconi non mi interessa. Davvero. Parafrasando Riccardo Lombardi, non sono anti-Berlusconiamo, sono a-Berlusconiano. A farlo ricordare, rivivere quotidianamento sulle televisioni, sui giornali, sui media, sono le manifestazioni come quella di ieri "senonoraquando" che nulla hanno a che vedere con gli ideali femministi degli anni settanta, ma che ripercorrono solo l'antiberlusconismo più becero; a rafforzarlo sono le numerose indagini delle Procure, che lo aiutano a far la parte del perseguitato e ad essere indegnosamente paragonato ad altri statisti italiani davvero condannati politicamente senza ragione. Il PD, invece che prendere le distanze, raccoleglie le firme contro Berlusconi, si dipietrizza, richiama Valteruccio nostro e perde voti; si affida al populismo della Bindi, al cattocomunismo di Franceschini, all'astrattezza delle parole di Vendola, ai bigni economici del giovane Letta o ai frequentissimi cambi di opinione di Mr. baffetto.
Lottare contro le destre, battersi contro le politiche liberiste, indignarsi contro il populismo conservatore, questo dovrebbe fare la sinistra riformista italiana. Peccato che questa sinistra non ci sia e che spesso assomigli molto al mostro che vuole scacciare.

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