martedì 19 ottobre 2010

LIBIDINE IN CUCINA

Chi adora la grande cucina dei grandi chef non ama i suoi prezzi alti, ma li sopporta se quello che mangia è all'altezza del suo costo. Schematicamente cerco di spiegare cosa deve avere, per me, la cucina creativa di alto livello per essere "la migliore".
1)  CREATIVITA': a un grande chef chiedo sempre la novità, l'azzardo, la creatività in cucina, fatta di abbinamenti innovativi, studiati e meditati in lunghe giornate di prove e riprove degli accostamenti e dell'elaborazione delle materie prime;
2) TECNICA: il modo in cui gli ingredienti sono cucinati deve essere perfetto, devono essere precisissime le temperature di cottura e la capacità di scegliere gli ingredienti migliori; ad esso collego anche la bravura marchesiana della preparazione/presentazione del piatto;
3) TERRITORIALITA': la capacità dello chef di scegliere prodotti della propria terra come base delle proprie preparazioni e di individuare prodotti di qualità a basso costo per elevarli con la propria cucina.
Dimenticavo: lo chef deve stare in cucina e non a zonzo per la TV, se no fa il presentatore e non lo chef!
Se esistono queste tre caratteristiche insieme all'ultima osservazione logistica,  siamo davanti a un grande chef, indipendentemente che sia stellato o meno e per me vale la pena spendere quello che chiede.
(Nella foto lo straordinario "Tuorlo d'uovo marinato con fonduta leggera di Parmigiano" del milanese Carlo Cracco)

 

Nessun commento:

Posta un commento