martedì 19 ottobre 2010

2 a 0

Il governo e Giulietto Tremonti dicono che non bisogna preoccuparsi, che la ripresa ci sarà e che il lavoro nel nostro Paese si sta riprendendo; il professore valtellinese però è lungimirante e si porta avanti massacrando tutti di tasse e tagli alla spesa. Anzi fa di più; richiama Draghi e la Banca d'Italia di essere troppo ansiogeni e forse portasfiga per aver invece detto che nel Dpf le entrate sono sovrastimate e che la disoccupazione reale è "tragicamente" all'11%; a supportare questi dati allarmanti ci si mettono anche quei "iellatori" della Fed, il cui presidente Bernanke dice  che la ripresa è a rischio  e che è pronto a varare misure d'emergenza contro recessione e deflazione (vedi prima pagina Sole 24 Ore del 16.10.2010). Va bene l'ottimismo, va bene l'esoterismo di Maurizietto Sacconi, va bene la finanza creativa del padano Giulio, ma qui mi sembra evidente che siamo di fronte ad una netta sconfitta del Governo, trafitto da un gol di Draghi e da uno della banca centrale americana; insomma 2 a 0 per chi dice come stanno davvero le cose.

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