Nella
prossima legge elettorale alcuni parlamentari vorrebbero reintrodurre le
preferenze; altri le reputano la peggiore delle modifiche. Nel frattempo i
magistrati di Milano incastrano un noto politico lombardo per compravendita di
voti (preferenze) con l’ndrangheta. C’è chi ha gridato, o meglio, ha sussurrato
al complotto (si sa il coraggio non è proprio una virtù dei politici di oggi),
denunciando che le accuse a Zambetti e le insinuazioni su altri politicanti
lombardi fossero un disegno politico della magistratura per diffondere
nell'opinione pubblica una certa avversione verso le preferenze. Colpa dei
comunisti e del loro braccio armato nelle Procure d’Italia.
mercoledì 17 ottobre 2012
martedì 16 ottobre 2012
I CLICHE' DELLE (NOSTRE) MANIFESTAZIONI
C’era la giovane politicante, c’era l’operaio quasi disoccupato, c’era la studentessa disillusa, c’era il precario, c’era il presidente del circolo, c’era il giovane membro dell’associazione, c’era (naturalmente) il sindacalista. E poi c’erano anche i politici, non quelli famosi però.
Non c’erano gli artigiani, i piccoli imprenditori, i commercianti. Quelli no.
C’erano tutti alla manifestazione del centro-sinistra in Lombardia, tranne quelli che potrebbero farci vincere.
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