venerdì 12 novembre 2010

QUELLI CHE... TEMPO CHE FACEVA

Fabio Fazio è da sempre considerato da tutti un galantuomo televisivo, che accompagna a quel suo modo di fare educato e gentile, una certa intellettualità di sinistra, molto radical-chic. Pertanto piace a tanti, a quelli di sinistra naturlamente, per i suoi modi e le sue idee e a quelli di destra perchè vorrebbeo averne anche loro uno così. Anche a me piaceva, soprattutto quando conduceva la prima edizione di "Quelli che il calcio", programma allora alternativo e innovativo sulla solita e spenta RAI. Da lì però il nulla. La trasmissione "Che tempo che fa" è una continua sfilata di personaggi ultrapagati molto conosciuti che si siedono davanti all'abile Fabietto per raccontarci le loro sermoniche verità senza alcun contradditorio alla Bignardi oppure senza alcun'ironia alla Cabello. Insomma una kermesse ingessata e totalmente fasulla. Lui è stato bravo a cavalcare la sua fama e ad attirare su di sé e sulla RAI grossi contrattoni di pubblicità. Ma delle domande da giornalista vero nemmeno l'ombra. Per questo gli uomini immagine della VIP society fanno a botte per andare da lui: domande preparate e facili e risposte banali, ma tanta tanta pubblicità; nessun problema, nessuna difficoltà. Solo lustrini. Solo bel tempo.

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