giovedì 9 settembre 2010

SIGAR-RUM

La notte di ferragosto del 2010 mi sono creato la mia personale e temporanea cigar-room; ero infatti rilassatamente seduto in riva al mare di Taormina, accompagnato da una piacevolissima brezza e da una luna con stellata da cartolina.
Dentro questa ipotetica stanza all’aperto ho fumato un Bolival Royal Coronas. Sono stato indeciso fino all’ultimo se scegliere quello o il mio solito amatissimo Partagas. Infatti Ivan della tabaccheria di Milano che me lo ha venduto, mi aveva messo in guardia dal suo carattere deciso; per sigari robustos come questi, ho pensato, ci vuole meno frivolezza della notte del 14 agosto, tanto che per ammorbidirne il sapore l’ho voluto accompagnare con un cuba-libre, a dire il vero preparato in modo appena sufficiente. Mi sono fatto coraggio, l’ho acceso ed ecco la sorpresa: forte, saporito, ma allo stesso tempo facile e leggero. Forte perché il sapore che si sentiva sulle labbra, anche di caffè, era intenso, saporito perché l’aroma al naso era speziato; ma anche facile da fumare per un tiraggio perfetto e leggero grazie alla sua combustione quasi geometrica tanto era regolare e forse anche per la serata. Un buon sigaro (come Ivan mi aveva preannunciato) ma forse meno aggressivo di quanto pensassi.
Finisco con il cocktail. Bicchiere giusto, poco ghiaccio, Avana 3 scuro, purtroppo coca-cola in lattina e limone invece del lime.
Giudizi. Sigaro: 8. Cuba-Libre 6-
Ma vi posso assicurare che la mia sigar-room immaginaria ai piedi di Taormina era semplicemente meravigliosa. Paesaggio: voto inestimabile.

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